Cosa cambia con la Brexit? Alcune domande e risposte

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L’1 febbraio 2020 è il giorno della Brexit dove la Gran Bretagna ufficialmente smetterà di far parte della comunità europea. Cosa cambia e cosa resterà uguale?

Alla mezzanotte del 31 gennaio 2020 l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea è ufficiale e sebbene sia un cambiamento epocale. Per diverso tempo non cambierà assolutamente nulla mentre per fine anno il distacco potrebbe essere totale, con conseguenze per tutti i cittadini dell’Unione non che quelli Inglesi che potrebbero soffrire di questo distacco.

Dal giorno della separazione ufficiale, inizieranno i negoziati per capire cosa resterà intatto e cosa cambierà ma le trattative saranno lunghe e laboriose tra il Regno Unito e l’Unione europea. Dunque per i primi 12 mesi tutto dovrebbe restare bloccato tranne che sparirà dalle sedi Europee una stella e la bandiera del Regno Unito, quindi almeno inizialmente la separazione sarà solo di facciata.

Era il giugno 2016 quando un referendum sanciva il volere del popolo con il 52% dei britannici che hanno votato per il Leave. I cittadini a favore della Brexit ora sono molti di meno ma ormai il dato è tratto, la Gran Bretagna dall’1 febbraio 2020 è fuori dalla Comunità Europea ma l’addio definitivo avverrà solo durante l’anno.

Brexit: Cosa cambia dal 1 febbraio 2020?

Non cambia quasi nulla, tutto resterà uguale per quanto riguarda norme, viaggi, scambi commerciali ed altro, verranno rimosse le bandiere da tutte le sedi della comunità europea e mancherà una stella sulle bandiere. Londra non avrà più accesso ai cablo diplomatici europei e non saranno presenti nelle relative istituzioni Europee.

Brexit: I negoziati

I negoziati commerciali si protrarranno per tutto il 2020, con i primi sei mesi dell’anno che dovranno tracciare il futuro della sicurezza, cooperazione giudiziaria, istruzione ed energia. Dunque al momento e per i prossimi 11 mesi nulla cambierà con i cittadini britannici che avranno gli stessi diritti degli altri dei 27 paesi della Ue.

Brexit: Cosa cambia per gli Italiani?

Al momento nulla, potranno viaggiare senza passaporto e continuare a lavorare in Gran Bretagna senza problemi. Non ci saranno tasse per le importazioni o altro. Lo scenario però da fine 2020 potrebbe cambiare per via del risultato delle trattazioni che se si dovessero inasprire potremmo addirittura arrivare ad avere il passaporto per poter visitare la Gran Bretagna.

Non sappiamo cosa accadrà a chi sta lavorando da anni, se sarà necessario avere un visto lavorativo o altro, cosa non obbligatoria adesso. Sicuramente qualcosa cambierà ma per favorire i lavoratori provenienti dall’estero forse almeno questo regolamento non cambierà restando più flessibile.

Per chi lavora sarà necessario un visto, il tempo massimo per restare nel Regno Unito come turisti è di tre mesi e poi potrebbero aumentare molto i costi per chi studia. Nelle trattative potrebbero rientrare accordi su maxi permessi da rinnovare ogni 2, 3 o 5 anni a seconda delle situazioni.

Brexit: Documenti di identità

Per entrare nel Regno Unito fino a dicembre 2020, si dovranno presentare:

  • Passaporti europei (biometrici)
  • Carte di identità nazionali (cartacee ed elettroniche)

Dall’1 gennaio 2021, la carta d’identità in formato cartaceo non sarà più riconosciuto e potrebbe essere introdotto un visto per entrare in Gran Bretagna e l’obbligatorietà del Passaporto.

Brexit: Viaggi

I viaggi al momento non cambieranno visto che gli accordi non sono ben definiti. Se viaggi in Aereo dovrai controllare che l’assicurazione copra anche i ritardi e cancellazione per i paesi extra UE. Se viaggi in treno dovrai verificare le norme per la parte di viaggio nel Regno Unito. In auto controlla la copertura assicurativa per viaggi extra UE. La patente europea è valida senza problemi, vedremo per quelle rilasciate nei prossimi anni se qualcosa cambierà.

Brexit: Sanità

Se vi ammalate in Gran Bretagna non potrete usare la tessera sanitaria ma dovrete sottoscrivere un’assicurazione ad hoc che copra i viaggi in paesi extra UE. Quindi a tutti gli effetti se dovete andare in una struttura ospedaliera in Gran Bretagna dovete avere una assicurazione.

Brexit: Roaming addio

Gli operatori telefonici potrebbero applicare costi e commissioni come se stesse andando in un paese extra UE. Fino a tutto il 2020 dovrete, prima di partire, controllare bene se la Gran Bretagna è inclusa nei paesi dove potrete sfruttare il vostro bundle di dati, sms e minuti quando siete all’estero ma comunque potrebbero rientrare nella questione roaming europeo.

Dal 1 gennaio 2021 però finisce il roaming europeo per tutti gli utenti che andranno in Gran Bretagna.

Brexit: Pagamenti carte di credito e shopping

Per chi paga con carte di credito non ci saranno costi aggiuntivi (per il momento) e non è previsto al costo aggiuntivo per chi compra in Gran Bretagna come adeguamento IVA e dazi doganali per lo sdoganamento. Se comprate online da uno store inglese, controllate bene i termini di servizio, perché alcuni potrebbero applicare costi aggiuntivi per la spedizione.

Brexit: Ci saranno festeggiamenti?

L’apoteosi inizialmente ventilata, nel corso di questi ultimi 4 anni si è affievolita, e non ci saranno piazze in festa o eventi particolari perché nel corso del tempo i cittadini hanno cambiato idea. Ma nella serata a cavallo tra il 31 gennaio e l’1 febbraio in molti hanno organizzato piccoli party di addio all’Europa (foto gallery QUI) e sono state illuminati con i colori delle Gran Bretagna diversi edifici. Il Big Ben non suonerà a festa, perché in ristrutturazione.

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