Arriva Piracy Shield 2.0. Dal 2025 blocco velocissimo e multe automatiche agli utenti

Piracy Shield Hacked

AGCOM ha ufficializzato di essere al lavoro per la nuova piattaforma contro la pirateria informatica. Tante le novità che vedremo dal prossimo anno

La lotta alla pirateria informatica e soprattutto verso quella della contraffazione e duplicazione dei contenuti sportivi trasmessi in streaming da inizio anno ha un alleato in più, è la piattaforma Piracy Shield di AGCOM, voluta insieme ai giganti dei contenuti multimediali e soprattutto di quelli sportivi.

La piattaforma fortemente voluta dai colossi dello streaming, soprattutto del calcio, come DAZN e SKY, è nata dalla collaborazione tra Agcom, Agenzia della cybersicurezza, Lega Serie A e Fapav che stanno lavorando ad una nuova versione aggiornata di Piracy Shield.

Infatti dalla fine di quest’anno e inizio anno prossimo, potrebbe evolversi in una piattaforma ancor più potente che almeno dalle prime funzionalità emerse promette il blocco dei flussi pirata in modo automatico, riconoscendo il flusso non originale e di attivare il blocco in pochi minuti.

Inoltre si occuperà di identificare con estrema precisione anche gli utenti che stanno vedendo o usufruendo di quel servizio, e di attivare una sorta di notifica, se non far partire direttamente la multa, all’utente che sta vedendo flussi pirata.

C’è un problema culturale che non è indifferente. Pochi giorni fa uscita notizia che su Telegram sono stati diffusi 360 milioni di email e password di iscritti ai canali che frequentavano prevalentemente siti illeciti che consegnavano dati per pezzotto e simili, c’è un problema culturale. Non entro nel merito dei costi degli abbonamenti, ma vengono scaricati anche libri a basso prezzo. È un problema culturale che non riguarda solo la pirateria, ma tanto di quello che avviene su internet.

L’ultimo fattore è quella delle sanzioni: è fastidioso multare l’utente finale? Sì, ma colpire piattaforme non è sufficiente. Se metto autovelox si capisce che c’è limite, oggi pirateria non si capisce. Da 150 a 500 euro con nuova normativa, è pronto un protocollo con Agcom, GDF e Procure e il passaggio finale sarà la sanzione all’utente finale.

Visto che siamo lontani da un vero e proprio cambiamento culturale, si parla di oltre 5 milioni di “pezzotti” che sono utilizzati solo in Italia, la nuova Piracy Shield 2.0 dovrebbe elaborare circa 300 richieste di blocco in contemporanea, ora si ferma ad appena 60-70.

Commissario AGCOM, Massimiliano Capitanio

Il tutto grazie ad una segnalazione più rapida ed ad una verifica dei flussi più efficiente, così da pulire da eventuali segnalazioni non veritiere. Insomma durante l’anno prossimo ne vedremo delle belle, anche come i pirati si adegueranno a questi nuovi blocchi e controlli.

Sono appassionato di tecnologia sin dalla tenera età, coltivo la mia passione con aggiornamenti quotidiani e non mi lascio scappare proprio nulla. Ho creato HowTechIsMade per condividere con voi le mie passioni ed aiutarvi ad avere un approccio più semplice con la tecnologia.