La battaglia è solo all’inizio, i pirati se adeguano ma l’AGCOM è pronta a nuovi blocchi. Ecco cosa aspettarci da Piracy Shield
Piracy Shield, dopo il secco no ricevuto per la faccenda Cloudflare, che non può essere obbligata a registrarsi alla piattaforma e iscriversi alla piattaforma e quindi bloccare i contenuti, le sta provando tutte per bloccare la pirateria informatica, nello special modo quella che vede trasmettere le partire della Serie A e delle Coppe Europee in streaming senza pagare il regolare abbonamento a DAZN o SKY.
Ora, l’AGCOM vuole impedire l’installazione della applicazioni delle VPN sulle smart TV. Non sono sufficienti gli oltre 18.000 IP bloccati e per accedere a tutto, è sufficiente usare una VPN per continuare la visione, e AGCOM lo sa benissimo.
Siccome di fatto impossibile bloccare tutte le VPN, l’AGCOM vuole bloccare almeno l’installazione delle app di VPN sulle Smart TV e lo fa attaccando direttamente i colossi come Samsung ed LG. Una follia, che potrebbe portare ad un altro buco nell’acqua.
.png)
Infatti sarebbe troppo semplice installare una VPN su una Smart TV, ma di fatto è anche possibile farlo in maniera altrettanto semplice su dispositivi mobili come smartphone e tablet, ma anche su PC e computer di ogni genere, quindi il blocco dovrebbe essere totale.
Come il caso della CND di Cloudflare, che obbligava i colossi stranieri ad iscriversi alla piattaforma, e la sentenza ha sancito che non ci può essere un obbligo del genere, e siccome tutte le VPN hanno sede al di fuori dell’Italia, il blocco e le istanze messe sul piatto sembrano totalmente inutili.
In base alla legge antipirateria (n. 93 del 14 luglio 2023) tutti sono obbligati all’iscrizione alla piattaforma di Piracy Shield, ma siccome tutte hanno sede all’estero l’obbligo decade. L’unica possibilità è che la legge sia europea e non più solo Italiana.
