Ecco come funziona il sistema Anti-Pirateria di AGCOM [Foto]

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Dovrebbe arrivare a breve, ma sicuro non il mese prossimo, la piattaforma che bloccherà lo streaming pirata in 30 minuti

E’ ormai chiaro che la lotta alla pirateria è uno dei punti su cui ci punterà moltissimo nei prossimi anni. In particolare si è al lavoro per mettere in piedi una piattaforma in grado di bloccare contenuti pirata in pochissimo tempo. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Ecco la piattaforma Anti-Pirateria di AGCOM

Si chiama Piracy Shield e sarà in grado di bloccare un segnale streaming in appena 30 minuti dalla segnalazione. Una piattaforma complessa e per questo serve tempo per metterla in piedi ma a regime sarà davvero un toccasana per l’ambiente.

La piattaforma fortemente voluta dai colossi dello streaming, soprattutto del calcio, come DAZN e SKY, è nata dalla collaborazione tra Agcom, Agenzia della cybersicurezza, Lega Serie A e Fapav che non solo stanno mettendo in piedi una campagna di sensibilizzazione sui rischi che si corrono, ma anche sui danni causati e i soldi dove vanno a finire.

Per vedere il successo della piattaforma è necessaria la collaborazione di tutti i provider televisivi, gli ISP e gestori delle reti, che accedendo alla piattaforma possono bloccare i flussi video in pochi click.

Al momento i lavori sulla piattaforma è allo stato iniziale, mancano all’appello ancora addetti ai lavori, e senza tutti gli operatori che partecipano al tavolo di lavoro, i blocchi potrebbero essere facilmente aggirabili.

Come è facile intuire, la dead line imposta sarebbe lanciare la piattaforma ad ottobre, ma viste le premesse è facile che la piattaforma non entri in funzione prima di fine anno oppure anche per inizio anno prossimo.

Come funzionerà la piattaforma Anti-Pirateria di AGCOM Piracy Shield? [Foto]

La piattaforma sarà automatizzata, ci sarà una interfaccia grafica per aprire il ticket tramite un account creato ad hoc. Si potranno segnalare i siti web, gli IP, i nomi a dominio e molto altro ancora, così da richiedere il blocco del link.

Una volta inviata la segnalazione all’Agcom, che controllerà in modo automatizzato la richiesta, che dunque validerà la richiesta di blocco che verrà inviata agli ISP che dovranno bloccare IP e dominio immediatamente.

La piattaforma sarà completamente automatizzata, solo l’apertura del ticket sarà manuale, ma il blocco sarà completamente automatico senza l’intervento umano. Al momento però ci sono ancora molti dubbi che riassumiamo di seguito:

  • Attivazione di una Whitelist, al momento assente;
  • Tempi di esecuzione reali, se 30 minuti saranno sufficienti (in molti hanno forti dubbi);
  • C’è chi vuole vedere il codice sorgente della piattaforma;
  • Se il traffico verrà bloccato anche per chi usa la VPN (altamente improbabile).

FONTE

Sono appassionato di tecnologia sin dalla tenera età, coltivo la mia passione con aggiornamenti quotidiani e non mi lascio scappare proprio nulla. Ho creato HowTechIsMade per condividere con voi le mie passioni ed aiutarvi ad avere un approccio più semplice con la tecnologia.