Anche il futuro delle ricerche in medicina ha subito un recente e violento attacco hacker. Scopriamo cosa è successo
Un gruppo di hacker cinesi APT (advanced persistent threat), ha sferrato nelle scorse settimane un attacco che ha permesso al team di rubare i risultati delle ricerche sul cancro. Secondo un report diffuso dalla società di cyber sicurezza FireEye, l’obiettivo del gruppo è di velocizzare la propria ricerca anche utilizzando mezzi illegali.
Secondo l’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, sono quasi 10 milioni le vittime ogni anno di cancro, e proprio i risulti sulle ricerche per sconfiggerlo, potrebbero portare la Cina in una posizione dominante sul mercato farmaceutico.
La Cina, forte di un mercato, quello dei farmaci, in forte espansione, più che nel resto del mondo, vuole accelerare il processo di ricerca per creare nuovi farmaci, e quella sul cancro è la nuova sfida di questo secolo.
Infatti chi la troverà, ammesso che una cura ci sia, farà soldi a palate vendendo il farmaco in tutto il mondo, e quindi anche gli hacker si sono messi a lavoro per intercettare risultati sulla ricerca sul cancro e creare un attacco mirato.
L’interesse degli hacker sarebbe solamente economico, per cercare di velocizzare ed arrivare per primi a trovare la cura sul cancro, con la Cina che sta investendo molto per poi poterne ricavare dalla vendita dei farmaci dalle aziende nazionali.
L’attacco ad opera di un APT cinese è stata scoperta lo scorso aprile, con un noto centro sanitario degli Stati Uniti è stato attaccato tramite una campagna di phishing che ha distribuito il malware EVILNUGGET.
Anche l’anno scorso, APT41, un gruppo di hacker cinesi ha operato una massiccia campagna di attacchi ad aziende sanitarie, tecnologiche, di telecomunicazioni, di istruzione e di gioco tramite attacchi mirati di spear-phishing anche presso lo stesso centro oggetto del recente attacco.
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