La Brexit cambierà anche il roaming zero dell’Europa in Grand Bretagna e a breve tutti dovranno pagare per accedere alla rete cellulare “fuori dall’Europa”
A breve, i clienti Vodafone britannici ritorneranno a pagare chiamate, SMS e internet quando sono fuori i confini nazionali, anche per i soggiorni nei Paesi dell’Unione Europea. Di fatto, dopo la Brexit le regole sono cambiate e dopo O2 ed EE, ora anche Vodafone farà pagare i servizi del roaming visto che non fa più parte dell’UE.
Al momento le variazioni riguarderanno solo i nuovi clienti o chi farà un cambio piano, ma quelli che hanno un contratto sottoscritto prima dell’11 agosto continueranno ad usufruire del Roaming Zero. Per tutti gli altri la data è fissata nel 6 gennaio 2022, dove si ritornerà a pagare per tutti, quando saranno all’estero.
Da notare come i cambiamenti siano applicati solo su alcune tipologie di offerte, non verranno applicati per i clienti Irlandesi e come in passato sarà possibile fissare una soglia giornaliera dei dati da consumare all’estero per non consumare il traffico e trovarsi bollette stratosferiche.
Ovviamente tutto questo è effetto della Brexit, e vuoi perché gli accordi con l’UE sono cambiati anche nel mondo della telefonia, e Vodafone ha precisato che questo è un costo per loro, e non è giusto farlo pagare agli utenti, che magari non usano questo servizio.
Dunque da metà agosto circa, i piani tariffari di Vodafone, includeranno il costo di roaming, ed entro l’inizio del prossimo anno, si dovrà pagare per usare i propri bundle di dati, minuti ed SMS al di fuori dei confini nazionali con un costo del pass (per usufruire dei bundle all’estero) che va dagli 8 ai 15 giorni al prezzo di 1 sterlina al giorno in base al soggiorno.
Di fatto, si fa un passo indietro di qualche decennio, dopo le dure lotte sul roaming, ora una nazione resta fuori dai giochi e come al solito a farne le spese saremo noi utenti (al momento solo loro) che dovranno pagare per usare un servizio in nazioni vicine.
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