Arriva il blocco totale alle IPTV e ai siti web che trasmettono contenuti pirati.
Cambia tutto, l’attacco alla pirateria passa per numerosi decreti legge che durante questo fine 2024 stanno gettando le basi per la piattaforma Piracy Shield che sta per diventare il blocca streaming pirata a tutto tondo con emendamenti e attacchi diretti a chi fa uso di questa tecnologia per non pagare i regolari abbonamenti.
Infatti se da un lato ci sono i provider e i fornitori di servizi di streaming e TV satellitare che offrono sistemi a pagamento sempre più costosi per gli utenti, dall’altro lato ci sono le attività criminali che per circa 10 euro al mese mettono sul piatto la visione, tramite IPTV, di tutti i contenuti disponibili sulle varie piattaforme di streaming.
Google e Cloudflare dovranno bloccare
Gli emendamenti di fatto obbligano tutti i DNS pubblici, ed il riferimento va chiaramente a Google e Cloudflare, a bloccare il traffico velocemente ed il blocco viene esteso senza limiti a tutti gli indirizzi IP. Infatti il blocco per i pirati dura solo poche ore, infatti i server cambiano IP in maniera rapidissima aggirando qualsiasi blocco.
Infatti in poche ore, gli IP che prima ospitavano flussi pirata, possono essere convertiti in attività lecite, visto che l’IP poi diventa libero, ma di fatto il blocco continua ad essere attivo nel nostro paese. Il blocco senza limiti sul numero di IP, potrebbe saturare gli IP disponibili in Italia, e avere gravi ripercussioni su numerosi servizi, completamente legali, che potrebbero essere bloccati senza averne colpa.
Anche le VPN dovranno filtrare
Si passa poi all’attacco delle VPN, che vengono obbligate, da un altro emendamento, a bloccare i flussi dagli indirizzi IP, anche se sarà molto difficile trovare i clienti che ne usufruiscono, perché il traffico è criptato e quindi non si riesce a risalire all’utilizzatore finale.
E le multe?
Passiamo al nodo condanne/multe, che prevede fino a 1 anno di reclusione a chi non segnala illeciti, anche se solo si sospetta. Qui regna completamente l’assurdo ragionamento del “ndo cojo cojo”, nel dubbio ti segnalo e poi mi quereli se non è vero.
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