Continua la saga tra Cina (Huawei) e Stati Uniti con questi ultimi che starebbero mentendo sulle informazioni
Si infittisce il caso Huawei vs Stati Uniti che tramite la dichiarazione dei giorni scorsi del governo Trump, che annunciava ufficialmente la scoperta della backdoor nei prodotti Cinesi. A quanto pare è tutto in bluff degli Stati Uniti che non avrebbero in mano alcuna prova e la stessa Huawei invita il governo a pubblicare quanto scoperto.
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Le reti mobili devono includere un’interfaccia di intercettazione legale in modo che le forze dell’ordine possano accedere ad un rete tramite le regolari autorizzazioni. Ogni paese ha le proprie leggi, regole e regolamenti, ma tutti i governi hanno la possibilità di accedere a queste reti.
All’inizio di questa settimana, il Wall Street Journal ha citato funzionari statunitensi che hanno affermato che Huawei ha una possibilità segreta di accedere ad una interfaccia grafica dai propri operatori senza che questi ne sappiano nulla. Ciò consentirebbe a Huawei di accedere alle informazioni che dovrebbero essere disponibili solo alle forze dell’ordine e agli operatori.
Secondo quanto riferito da Reuters dal capo della sicurezza informatica di Huawei, John Suffolk, dove questo ha respinto la notizie della backdoor ufficialmente:
Non abbiamo accesso ai nostri prodotti, non sappiamo come l’informazione venga intercettata, non sappiamo quando viene intercettata. Tutto ciò che facciamo è fornire l’accesso alla rete tra dispositivi diversi, criptando il traffico e non conoscendo in alcun modo il loro contenuto.
Huawei ha indicato come un enorme bluff dell’amministrazione Trump, dichiarando ufficialmente che se gli Stati Uniti hanno qualcosa in mano di non nasconderlo. Di non essere timido a pubblicarlo al mondo così che si possa realmente scoprire se c’è un grande occhio cinesi che spia tutto e tutti oppure gli americani hanno inventato tutto.
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