Secondo un piano ben definito se nel resto del mondo le centrali a carbone stanno chiudendo, ad oriente c’è chi ne ha intenzione di aprire tantissime
Dal 2000, il mondo ha raddoppiato la sua capacità di alimentazione a carbone a circa 2.000 gigawatt grazie anche ad una crescita esplosiva in Cina e India dove in queste due nazioni altri 236 GW sono in costruzione e 336 GW sono previsti in futuro.
Se l’UE e gli Stati Uniti producono 227 GW di energia da centrali a Carbone e prevedono di chiuderle tutte entro qualche decennio, in Cina ed India il trend è opposto cone l’apertura ti tante nuove centrali a carbone per aumentare le produzione di energia elettrica.
La natura e l’uomo non ringraziano.
L’analisi di Carbon Brief ha messo sul piatto tanti dati, dove per la prima volta, nel 2018, le centrali a carbone sono diminuite ed entro il 2030 la maggior parte saranno dismesse, e dal 2014 ad oggi, si segnalano continui cali di profitti dall’utilizzo del carbone.
Questo perché si vira verso forme di produzione green dell’energia elettrica dal gas alle energie rinnovabili per il bene della terra che ci ospita e per noi umani che dobbiamo condividere gli stessi spazi, ma i giganti del mondo non la pensano così.
India e Cina fanno quello che voglio
La mappa interattiva mostra come nel 2018 le centrali in chiusura in Europa siano tante ma è nel futuro che cambia tutto, dove in Cina ed in India si progettano nuove centrali a carbone in barba alla salute di tutti noi e della terra.
Se le centrali a carbone generano quasi il 40% dell’elettricità mondiale, Cina ed India non solo sono a livelli massimi di emissioni di CO2 ma aprono anche tantissime nuove centrali per alimentare l’inquinamento che arriva delle due immense distese di terra dei loro territori che sono tra i più vasti e popolosi del mondo.
Qualcuno deve fermarli.
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