TicWatch: Il possibile addio di Mobvoi dagli smartwatch Wear OS scuote il mercato

TicWatch Cover

Mobvoi sembra abbandonare la linea TicWatch, sparita da Amazon e dal sito ufficiale. Cosa significa per l’ecosistema Wear OS e per gli utenti?

Negli ultimi mesi sono emersi segnali che suggeriscono una possibile uscita di Mobvoi dal mercato degli smartwatch TicWatch. Dopo quasi dieci anni di presenza nel settore wearable, il brand cinese ha segnato un’importante tappa nel mercato degli smartwatch Android grazie a modelli dal forte rapporto qualità-prezzo e a soluzioni hardware innovative.

Tuttavia, alcune mosse recenti indicano un cambiamento radicale di strategia. I TicWatch sono scomparsi da Amazon negli Stati Uniti, mentre sul sito ufficiale dell’azienda sono stati rimossi quasi tutti i riferimenti alla linea, con i prodotti rimanenti indicati come “non disponibili”.

In Italia la situazione appare leggermente diversa, con alcuni modelli ancora acquistabili su Amazon, ma sul sito Mobvoi resta solo il TicWatch Pro 5, ultimo baluardo dell’intera collezione ma che potrebbe sparire presto anche da noi.

Dall’innovazione del display dual-layer al dominio su Wear OS

La storia di Mobvoi nel settore wearable inizia nel 2017 con il TicWatch 2, dotato di un sistema proprietario derivato da Android. Il vero successo commerciale arrivò nel 2018 con il TicWatch Pro, noto per il rivoluzionario display a doppio strato, composto da un pannello LCD a basso consumo sovrapposto a un display OLED.

Questa soluzione, unica nel panorama degli smartwatch, garantiva un’autonomia superiore a quella dei principali concorrenti, arrivando a coprire giorni o persino settimane di utilizzo. Tale innovazione contribuì a posizionare i TicWatch come prodotti iconici per chi cercava performance, autonomia e un prezzo competitivo.

Hardware solido, aggiornamenti software lenti: Il grande limite

Nonostante i molti punti di forza lato hardware, Mobvoi ha accumulato negli anni una reputazione negativa per quanto riguarda gli aggiornamenti software. Gli utenti lamentavano ritardi significativi nell’implementazione delle nuove versioni di Wear OS, con update che arrivavano anche con un anno di ritardo.

L’ultimo modello lanciato, il TicWatch Atlas, è disponibile da oltre un anno e, pur essendo dotato di uno Snapdragon W5+ Gen 1, è rimasto indietro lato software. Nel frattempo, l’azienda ha mantenuto un atteggiamento evasivo sulle tempistiche di rilascio di Wear OS 5 e Wear OS 6, alimentando frustrazione tra i fan del marchio.

Il silenzio di Mobvoi e il futuro incerto dell’ecosistema Wear OS

Interpellata dai media, Mobvoi ha dichiarato di non avere “novità da annunciare” riguardo alla linea TicWatch, garantendo solo un “supporto essenziale” ai prodotti esistenti. Una frase che, secondo molti utenti, suggerisce una graduale uscita dal mercato più che un rilancio.

Se confermato, sarebbe un nuovo duro colpo per l’ecosistema Wear OS, che ha già perso partner storici come Fossil nel 2024 e Tag Heuer nel 2025. Il settore sembra ora destinato a essere dominato da Google e Samsung, mentre altri brand come OnePlus, Xiaomi e Oppo restano attivi con minore continuità.

Conclusioni: Un addio che complica il futuro di Wear OS

Il possibile ritiro della linea TicWatch rappresenta un cambiamento significativo per il mercato degli smartwatch Android. Mobvoi aveva contribuito a innalzare l’asticella dell’innovazione grazie a soluzioni hardware creative e prezzi competitivi, ma l’incapacità di fornire aggiornamenti rapidi e costanti potrebbe aver compromesso la fiducia degli utenti.

Se la transizione verrà confermata, gli appassionati di Wear OS avranno sempre meno alternative, con un ecosistema più piccolo e più dipendente da un numero limitato di brand che potranno innovare ben poco nel settore.

Sono appassionato di tecnologia sin dalla tenera età, coltivo la mia passione con aggiornamenti quotidiani e non mi lascio scappare proprio nulla. Ho creato HowTechIsMade per condividere con voi le mie passioni ed aiutarvi ad avere un approccio più semplice con la tecnologia.