Spotify integra TuneMyMusic nell’app ed ora puoi importare playlist, album e brani preferiti da altri servizi streaming con pochi click. Funzione in rollout
Spotify ha annunciato una nuova funzione integrata direttamente nella sua applicazione che permette agli utenti di importare facilmente playlist create su altri servizi di streaming musicale. La novità si basa sull’integrazione ufficiale del servizio TuneMyMusic, già noto per consentire la migrazione di librerie musicali tra piattaforme diverse.
Addio a perdita di playlist
Con questa scelta, Spotify punta a semplificare il passaggio da un sistema all’altro, eliminando una delle principali barriere che scoraggiano gli utenti dal cambiare servizio, la perdita delle proprie playlist salvate nel tempo.
Quando arriverà la funzionalità?
La funzione è attualmente in fase di rollout e non è ancora disponibile in Italia ma ci vorranno ancora diversi giorni/settimane prima di vederla. Una funzionalità richiesta ed attesa da molto tempo che finalmente è realtà.

Come attivare la funzione per importare le playlist su Spotify
Una volta attiva, sarà accessibile tramite la sezione Libreria dell’app Spotify. Scorrendo fino in fondo alla pagina, comparirà un pulsante dedicato che permette di avviare il processo di importazione. Da lì l’utente dovrà seguire le istruzioni guidate per collegare i propri account e autorizzare TuneMyMusic a trasferire le playlist presenti su piattaforme esterne.
Oltre alle playlist, sarà possibile importare anche album salvati, raccolte preferiti e i “mi piace” associati ai brani. Questo rappresenta un ulteriore vantaggio per chi utilizza Spotify come piattaforma principale ma ha costruito una libreria musicale nel tempo su altri servizi come Apple Music, Tidal, YouTube Music, Amazon Music e altri ancora.
L’obiettivo è rendere la migrazione più fluida, incentivando l’adozione di Spotify da parte di utenti che potrebbero essere frenati dal timore di perdere le proprie raccolte. Questa novità segue una strategia già adottata dal mercato, anche Apple Music, infatti, ha introdotto qualche mese fa una funzione simile basata sull’integrazione con SongShift.
Ciò evidenzia una crescente attenzione delle piattaforme streaming verso la portabilità dei dati musicali, un tema sempre più rilevante in un ecosistema in cui gli utenti chiedono flessibilità e continuità nell’esperienza d’ascolto.
Grazie all’integrazione con TuneMyMusic, Spotify rafforza la propria posizione competitiva e offre uno strumento intuitivo che facilita il passaggio da altri servizi senza richiedere operazioni manuali o strumenti esterni. La nuova funzione promette di ridurre i tempi di trasferimento e aumentare la soddisfazione di chi vuole consolidare la propria musica su un’unica piattaforma.
INDICE DEI CONTENUTI





































Lascia un commento
Visualizza commenti