AGCOM blocca alcuni siti per adulti: Ecco cosa cambia davvero e come funziona la nuova Verifica dell’Età
L’Italia ha ufficialmente avviato una delle più grandi restrizioni mai viste sul web. Infatti con il Decreto Caivano, l’AGCOM ha imposto ai principali siti per adulti l’obbligo di introdurre un sistema certificato di Age Verification.
In pratica, piattaforme come Pornhub, Xvideos o OnlyFans devono impedire l’accesso ai minori tramite un controllo dell’età. Chi non si adegua rischia l’oscuramento da parte degli Internet Provider italiani e sanzioni fino a 250.000 euro ai gestori.
Da novembre 2025, una prima lista di 48 siti è stata raggiunta dall’obbligo e sebbene non si tratti di una censura diretta, ma di un vincolo imposto ai gestori, qualcosa è cambiato. Se non implementano un sistema conforme, l’ISP blocca automaticamente il dominio sul territorio italiano.

Sta di fatto che il blocco, per molti siti è ancora non presente, è molto blando, è aggirabile in pochi click oppure è inefficace tanto da aggirarlo molto facilmente. I lavori sono solo all’inizio e dovremo vedere se l’AGCOM procederà al blocco dei siti per fare ancora più paura.
Come funziona davvero la verifica dell’età
Analizzando i vari portali coinvolti, è evidente che non esiste ancora uno standard unico:
- alcuni siti non hanno fatto nulla e sono quindi a rischio blocco;
- altri richiedono semplicemente l’accesso tramite account Google;
- altri ancora usano sistemi completi di riconoscimento tramite provider certificati come Yoti o Incodesmile, simili a quelli utilizzati per il gioco online.
Il principio cardine del sistema è il doppio anonimato:
1. Anonimato verso il sito
Il portale per adulti non riceve dati personali poiché vede solo una conferma che l’utente è maggiorenne senza sapere alcun dato di chi sta accedendo.
2. Anonimato verso il verificatore
Il provider che controlla il documento non deve sapere quale sito si sta cercando di visitare. L’AGCOM esclude due metodi molto diffusi:
- NO SPID / NO CIE come login diretto
- NO riconoscimento facciale senza documento, quindi niente selfie che “stimano l’età”
In realtà, però, i sistemi più avanzati richiedono comunque documento + selfie per verificare che l’utente sia reale. Le aziende promettono la cancellazione immediata dei dati, ma la fiducia dei cittadini è bassa, soprattutto considerando precedenti incidenti legati alla privacy.
Dubbi sulla privacy e limiti tecnologici
Il sistema si appoggia (almeno sulla carta) al futuro EU Digital Identity Wallet, un portafoglio digitale europeo ancora in fase di sviluppo. L’assenza di uno standard chiaro crea incertezza, motivo per cui molti utenti stanno cercando alternative senza verifica dell’età o sistemi per aggirare il blocco.
Non dimentichiamo poi che l’elenco AGCOM colpisce solo una frazione minima del web, esistono centinaia di piattaforme non bloccate e nuove copie che compaiono ogni giorno per aggirare questi blocchi.
Come aggirare il blocco AGCOM (legalmente per un maggiorenne)
Dato che il blocco riguarda solo l’Italia, è sufficiente mascherare la propria posizione reale per accedere ai siti senza verifica dell’età. Qui i metodi più usati:
1. VPN
È lo strumento più efficace.
Cripta la connessione, nasconde l’IP e permette di navigare come se ci si trovasse in un altro Paese.
- Ideale per chi guarda video in streaming
- Le versioni gratuite spesso hanno limiti di banda
- L’unica gratuita senza limiti utile in questo contesto è la VPN di Opera Browser, che nei test aggira la verifica
2. Web Proxy
Non richiedono installazione e funzionano da intermediari tra utente e sito.
Perfetti per un accesso sporadico, ma:
- non offrono cifratura
- sono lenti con lo streaming
- non proteggono la privacy come una VPN
3. Tor Browser
Ottimo per l’anonimato puro, ma:
- è troppo lento per i video
- poco adatto ai contenuti in streaming
4. Cambio DNS
Usare DNS pubblici come Google (8.8.8.8) o Cloudflare (1.1.1.1) può bypassare i blocchi DNS più semplici. Al momento, però, non risulta efficace contro i blocchi AGCOM.
5. Usare siti alternativi non bloccati
L’opzione più semplice e immediata.
Trucchi utili:
- cercare tramite motori alternativi come Presearch (che ha anche la modalità “spicy”)
- cercare le keyword “mirror + nome del sito” per trovare copie replicate altrove
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