PosteMobile cambia nuovamente operatore di appoggio. Il quarto in meno di 20 anni
PosteMobile, l’operatore virtuale (Full MVNO) del Gruppo Poste Italiane, è in procinto di effettuare l’ennesimo cambio di rete di appoggio. Dopo l’attuale partnership con Vodafone, l’operatore migrerà alla rete TIM a partire dal primo trimestre del 2026.
L’ufficializzazione e il contesto
Questa mossa era attesa fin dall’inizio dell’anno, poco dopo l’acquisizione di quote di TIM da parte di Poste Italiane. Dopo mesi di trattative e la sigla di protocolli d’intesa, le due parti hanno recentemente ufficializzato l’accordo, definendo i termini finali e le tempistiche.
Il Gruppo TIM ha confermato il piano in occasione della presentazione dei risultati finanziari del terzo trimestre 2025. Il Consiglio di Amministrazione di TIM ha preso atto dell’accordo MVNO (Mobile Virtual Network Operator) per PosteMobile, che prevede la migrazione dei clienti alla sua rete nel primo trimestre del 2026.
Questo accordo si inserisce in un quadro di sinergie più ampie tra TIM e Poste Italiane, che includono già l’offerta “TIM Energia powered by Poste Italiane” e la valutazione di iniziative di cross-selling per i clienti retail e PMI.
La storia degli operatori di appoggio per Poste Mobile
In 18 anni di attività, dal novembre 2007 ad oggi, PosteMobile ha cambiato diverse volte la propria rete:
- Vodafone (2007-2013)
- Wind (2013-2020)
- Vodafone (2020 – Attuale)
Il passaggio a TIM segnerà quindi il quarto operatore di rete mobile utilizzato da PosteMobile.
Impatti sulla rete e sull’offerta commerciale
Il passaggio alla rete TIM dovrebbe essere “trasparente” e automatico per i clienti già attivi, senza richiedere interventi da parte loro. L’operatore fornirà maggiori dettagli sulle modalità e le tempistiche nelle prossime settimane, incluse le indicazioni su quando le nuove SIM saranno attivate direttamente su rete TIM.
Per quanto riguarda l’offerta commerciale, non sono previsti stravolgimenti significativi. Attualmente, PosteMobile offre servizi in 4G e l’accesso al 5G è disponibile tramite un’opzione aggiuntiva con un canone mensile di 3 euro sulla rete Vodafone.
Con il passaggio a TIM, l’unica differenza rilevante potrebbe riguardare proprio l’accesso alle nuove tecnologie: è possibile che PosteMobile colga l’occasione per lanciare la prima offerta con il 5G già incluso nel canone base.
In sintesi, il primo trimestre 2026 segnerà l’inizio della migrazione di PosteMobile da Vodafone a TIM, consolidando le sinergie tra i due grandi gruppi italiani e garantendo la continuità del servizio per gli attuali clienti.
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