Google abbandona i vecchi Nest: Arriva No Longer Evil, il firmware open source che li fa resuscitare

Una procedura non ufficiale permette di portare in vita i vecchi termostati Nest. Tutto quello che dovete sapere

Google ha annunciato la fine del supporto per i Nest Learning Thermostat di prima e seconda generazione, lasciando migliaia di utenti senza controllo remoto dei propri dispositivi. Dal 25 ottobre 2025, infatti, i vecchi modelli non potranno più essere gestiti tramite Google Home e Google Nest, perdendo integrazioni cloud, funzioni smart e compatibilità con assistenti vocali e servizi come Nest Protect.

La decisione di Mountain View è stata giustificata con la mancanza di aggiornamenti software e di sicurezza, oltre che con l’obsolescenza dell’infrastruttura cloud necessaria per mantenerli attivi.

Gli utenti potranno continuare a usarli solo localmente, senza notifiche o gestione da remoto, mentre Google ha offerto uno sconto del 50% per acquistare nuovi modelli. A ridare speranza ai possessori dei vecchi Nest Thermostat è però arrivato No Longer Evil (NLE), un progetto open source sviluppato dall’hacker Cody Kociemba.

Il nome gioca sul vecchio motto aziendale di Google, “Don’t be evil”, e propone un firmware personalizzato capace di sostituire quello originale, eliminando del tutto la dipendenza dai server Google.

Pubblicato su GitHub, il progetto permette ai termostati Nest Gen 1 e 2 di recuperare le principali funzioni smart attraverso un server personalizzato che replica le API ufficiali Nest. In questo modo il dispositivo “crede” di comunicare con l’infrastruttura Google, garantendo modalità Eco, regolazione remota, monitoraggio in tempo reale e un’interfaccia moderna.

Il firmware NLE funziona intercettando il traffico di rete del termostato e reindirizzandolo verso un server controllato dall’utente. Per installarlo è necessario sostituire bootloader e kernel, operazione possibile tramite la modalità DFU integrata nei vecchi Nest.

L’intera procedura richiede qualche conoscenza tecnica clonare il repository GitHub, compilare il firmware su Linux o macOS, collegare il termostato via USB e avviare l’installer. Dopo il flash è possibile associare il dispositivo tramite un codice univoco, ripristinando così il pieno controllo smart.

Va però sottolineato che il progetto è ancora sperimentale rischi come il brick del dispositivo sono reali, e lo sviluppatore invita alla prudenza, soprattutto se il termostato è indispensabile per il riscaldamento domestico.

Nonostante ciò, No Longer Evil rappresenta un’importante risposta alla crescente obsolescenza software imposta dalle aziende e un esempio di come la comunità open source continui a difendere il diritto degli utenti a utilizzare liberamente i propri dispositivi.

Il progetto è sostenuto da FULU Foundation, organizzazione che premia gli sviluppatori capaci di liberare hardware limitato artificialmente, e potrebbe diventare un modello per ridare vita a molti altri prodotti “abbandonati” dal supporto ufficiale.

Sono appassionato di tecnologia sin dalla tenera età, coltivo la mia passione con aggiornamenti quotidiani e non mi lascio scappare proprio nulla. Ho creato HowTechIsMade per condividere con voi le mie passioni ed aiutarvi ad avere un approccio più semplice con la tecnologia.
Exit mobile version