Zorin OS 18 è la nuova versione dell’OS basato su Linux che è stato lanciato il giorno di fine supporto di Windows 10
Il recente termine del supporto ufficiale per Windows 10 da parte di Microsoft ha innescato una crisi per milioni di utenti, costretti a scegliere tra l’utilizzo di un sistema operativo vulnerabile e privo di aggiornamenti di sicurezza oppure procedere diversamente.
Si può scegliere l’aggiornamento a Windows 11 – spesso impossibile a causa dei suoi stringenti requisiti hardware che rendono obsoleti PC relativamente recenti – o la migrazione verso sistemi operativi alternativi come macOS o, in maniera sempre più significativa, GNU/Linux.
Infatti, le aziende e le comunità che sviluppano distribuzioni Linux e software correlato hanno saputo cogliere strategicamente questa opportunità. Molto prima che Microsoft staccasse la spina a Windows 10, era stata lanciata una campagna coordinata per attrarre gli utenti scontenti.
Ad esempio, The Document Foundation, il gruppo dietro LibreOffice, ha criticato apertamente la decisione di Microsoft, definendola una forma di obsolescenza programmata che condannava milioni di PC perfettamente funzionanti, e ha promosso Linux come l’alternativa più economica e sicura.
Anche la comunità KDE ha partecipato attivamente, lanciando la campagna esplicita “End of 10” con guide dettagliate per facilitare la migrazione. Tuttavia, tra tutti i progetti Linux, il Zorin Group ha messo a segno la mossa più audace e tempestiva.
Zorin OS 18: 100.000 download in 2 giorni
Hanno rilasciato Zorin OS 18, il loro più grande aggiornamento del sistema operativo, proprio in concomitanza con la data di cessazione del supporto di Windows 10. Questo tempismo impeccabile ha portato a risultati eccezionali, in poco più di due giorni, Zorin OS 18 ha registrato un record di 100.000 download, il lancio più riuscito nella storia dell’azienda, fondata nel 2008.
Il dato più rilevante è che oltre il 72% di questi download proveniva da utenti Windows 10, evidenziando l’efficacia della strategia di acquisizione clienti. L’attrattiva di Zorin OS 18 per i “rifugiati digitali” di Windows risiede nella sua particolare attenzione alla familiarità e alla modernità.
La nuova versione presenta un desktop riprogettato per apparire più contemporaneo, con un’interfaccia che include una tavolozza di colori più chiara e una barra delle applicazioni fluttuante e arrotondata, elementi che ne migliorano l’estetica.
Inoltre, Zorin OS 18 ha migliorato in modo significativo la gestione delle finestre, introducendo un sistema di affiancamento superiore a quello offerto da Windows 11, che consente agli utenti di creare layout personalizzati.
Un aspetto cruciale per la migrazione è la compatibilità con le applicazioni Windows. Zorin OS 18 ha affrontato questa sfida integrando una versione aggiornata di WINE 10, che potenzia il supporto per il software Windows.
Inoltre, il sistema operativo include un database ampliato che assiste l’utente nel rilevamento degli installer di Windows. Quando un utente tenta di installare un programma Windows, il sistema analizza il file e suggerisce l’opzione migliore tra installare una versione nativa per Linux, utilizzare un’alternativa basata sul web o, infine, avviarlo tramite WINE, supportando oltre 170 applicazioni popolari in questo modo.
La fine di Windows 10 è stato il catalizzatore che la comunità Linux ha sempre atteso, riuscendo là dove anni di argomentazioni su sicurezza, libertà del software e privacy avevano fallito. Linux non è più percepito come un sistema per soli specialisti, ma come l’alternativa pratica e sensata per chi vuole semplicemente mantenere funzionanti i propri computer senza investire in nuovo hardware o accettare i requisiti onerosi di Windows 11.
Sebbene 100.000 download siano pochi rispetto alla base utenti di Windows, per una distribuzione Linux rappresentano un successo enorme. Zorin OS si è posizionato perfettamente per intercettare questa domanda, e la sua ascesa suggerisce che la fine di Windows 10 potrebbe essere ricordata come il momento in cui Linux ha finalmente guadagnato terreno nel mercato di massa, anche se resta da vedere se questo “banchetto” sarà un picco temporaneo o l’inizio di una tendenza duratura.
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