ChatGPT va verso la monetizzazione grazie all’integrazione con la pubblicità. Tracce nel codice beta
OpenAI sembra essere sempre più vicina a introdurre annunci pubblicitari in ChatGPT, segnando un potenziale cambio di direzione nella strategia della piattaforma che da sempre è offerta gratuitamente oppure a pagamento per sbloccare ulteriori funzionalità.
L’analisi del codice della versione 1.2025.329 dell’app Android, effettuata su una release beta, ha mostrato diversi riferimenti a funzionalità legate alla pubblicità, tra cui caroselli sponsorizzati e contenuti definiti “bazaar”.
La scoperta è stata condivisa da Tibor Blaho, responsabile ingegneristico di AIPRM, e ha immediatamente sollevato interrogativi su come OpenAI intenda integrare forme di advertising in un assistente conosciuto fino a oggi per un’esperienza pulita e priva di interruzioni.
Possibili cambiamenti per gli utenti del piano gratuito
Fino ad ora, ChatGPT ha mantenuto un modello che limita soltanto alcune funzionalità del piano gratuito. come i messaggi giornalieri o l’accesso alla memoria, ma non ha mai integrato elementi pubblicitari.
L’eventuale introduzione di annunci in-app potrebbe modificare questa percezione, soprattutto considerando gli 800 milioni di utenti settimanali stimati. Tuttavia, secondo la logica evidenziata nel codice, gli annunci sembrano destinati principalmente a rimanere confinati alla funzione di ricerca interna.
Tutto come già accade in modo simile con i risultati sponsorizzati di Google. Ciò aprirebbe la porta a una monetizzazione “soft”, che non intacchi direttamente l’esperienza conversazionale principale che resterebbe così come la conosciamo.
Perché OpenAI sta valutando la pubblicità
Per comprendere la portata economica di questa scelta, è utile considerare che a luglio OpenAI ha dichiarato di processare 2,5 miliardi di prompt al giorno. Un volume simile offre un potenziale enorme per modelli di ricavo basati su annunci mirati e segmentati.
Nonostante ciò, il CEO Sam Altman ha espresso più volte dubbi sull’unione tra IA e advertising. Nel 2024, durante un evento alla Harvard Business School, ha definito questa combinazione come qualcosa che lo rende “un disagio”, considerandola un’opzione da adottare solo in casi estremi.
Tuttavia, nel primo episodio del podcast ufficiale di OpenAI, Altman ha mostrato una maggiore apertura, affermando che la pubblicità potrebbe avere senso “se fatta nel modo giusto” senza essere troppo invasiva.
Conclusioni
I segnali presenti nel codice beta dell’app Android di ChatGPT indicano che OpenAI sta sperimentando forme di monetizzazione per ChatGPT, probabilmente orientate a un’implementazione discreta e non invasiva.
Resta da vedere se queste funzioni arriveranno nella versione stabile e come verranno accolte dagli utenti, ma è evidente che l’azienda sta esplorando nuove strategie per sostenere i crescenti costi operativi del suo ecosistema di intelligenza artificiale.
INDICE DEI CONTENUTI

Lascia un commento