Font Calibri vietato nei documenti ufficiali USA: Il ritorno di Times New Roman diventa un caso politico

Il font Calibri viene vietato nei documenti ufficiali del Dipartimento di Stato USA. Analisi tra comunicazione istituzionale, accessibilità, simbolismo politico e ritorno al Times New Roman

La recente decisione del Segretario di Stato statunitense Marco Rubio di vietare l’utilizzo del font Calibri nei documenti ufficiali del Dipartimento di Stato ha acceso un dibattito che va ben oltre la semplice tipografia.

Con una direttiva interna, Rubio ha imposto il ritorno al Times New Roman, carattere storico a grazie, come unico standard formale per la comunicazione istituzionale. La notizia, resa pubblica dal New York Times, ha attirato l’attenzione di media, designer e analisti politici a livello internazionale.

Cos’è il font Calibri e perché è stato vietato

Il Calibri è un font sans-serif introdotto da Microsoft nel 2007 e adottato ufficialmente dal Dipartimento di Stato nel 2023 durante l’amministrazione Biden. La scelta era stata motivata da esigenze di accessibilità, leggibilità su schermo e inclusione, soprattutto per persone con difficoltà visive o disturbi della lettura.

Grazie alle sue linee pulite e allo spazio più ampio tra i caratteri, Calibri è considerato uno dei font più leggibili nei contesti digitali moderni e che negli ultimi anni si è fatto spazio come font ufficiali in molti ambiti.

Nonostante ciò, Rubio ha definito l’uso di Calibri come causa di una presunta “degradazione” del tono formale dei documenti ufficiali, sostenendo la necessità di ristabilire decoro e professionalità attraverso il ritorno al Times New Roman.

Comunicazione istituzionale, accessibilità e percezione pubblica

La vicenda solleva una questione centrale. Quanto può influenzare la scelta di un font la comunicazione istituzionale? Se da un lato Calibri è ampiamente utilizzato nel settore privato, nell’istruzione e nella tecnologia, dall’altro Times New Roman, pur essendo iconico, è considerato obsoleto da molte redazioni e professionisti del design.

Il provvedimento non appare come una semplice preferenza stilistica, ma si inserisce in un più ampio smantellamento delle iniziative legate alle politiche di diversità, equità e inclusione (DEI) promosse dall’amministrazione Biden.

Quando un font diventa una questione politica

Il caso Calibri dimostra come anche elementi apparentemente neutri, come un carattere tipografico, possano trasformarsi in simboli politici. La rimozione del font è stata interpretata come un gesto ideologico, coerente con l’orientamento anti-DEI della nuova amministrazione Trump. In questo contesto, la tipografia diventa un marcatore identitario e culturale.

Tra satira e diplomazia

La decisione ha generato ironia e satira sui media, con paragoni a sketch televisivi e commenti sul carattere surreale della polemica. Tuttavia, al di là dell’umorismo, il caso evidenzia un punto chiave nella comunicazione pubblica moderna, la forma è importante, ma il contenuto resta centrale.

Finché non si arriva a scelte estreme come Comic Sans o Wingdings, il valore di un messaggio dovrebbe sempre prevalere sulla tipografia utilizzata. Una scelta che ai più può sembrare davvero assurda.

Sono appassionato di tecnologia sin dalla tenera età, coltivo la mia passione con aggiornamenti quotidiani e non mi lascio scappare proprio nulla. Ho creato HowTechIsMade per condividere con voi le mie passioni ed aiutarvi ad avere un approccio più semplice con la tecnologia.
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