Dopo il caricabatterie, ora è addio anche per il cavo USB-C. Sony fa da apripista
Era ormai questione di tempo ma insieme alla moda degli smartphone super sottili c’è anche quella delle scatole super sottili poiché alla fine di togliere tutti gli accessori, ormai ci sarà solo lo smartphone al suo interno.
In principio la scatola dello smartphone era il punto di partenza dove trovare non solo il dispositivo principale ma anche le cuffie con cavo, carica batterie, cavo di ricarica, alcune volte una cover ed altre anche accessori per connettere dispositivi esterni aumentando la compatibilità.
Ora la scatola dello smartphone è terribilmente vuota, prima sono sparite le cuffie, poi il carica batterie USB ed ora è il turno del cavo USB-C. A fare da apripista c’è Sony, che sul nuovo Xperia 10 VII ha rimosso anche il cavo USB-C dalla confezione.
Infatti all’interno della piccola scatola, del Sony Xperia 10 VII trova spazio lo smartphone, la protezione per lo schermo e qualche manualetto per la garanzia e le prime istruzioni d’uso. Insomma, nulla di nulla.
Nel 2020 fece scalpore Apple che fu tra le prime a rimuovere il carica batterie USB dalle sue confezioni e poi tutti seguirono a ruota, ora è Sony a lanciare la moda che siamo sicuri dal 2026 diventerà lo standard per tutti, addio al cavo USB-C dalle confezioni degli smartphone. Poi chissà, sarà il turno dello spillino rimuovi SIM ed anche di tutti i manuali.
Magari arriveremo alla vendita degli smartphone in una semplice bustina di plastica senza alcun accessorio oppure in un blister trasparente di plastica come avviene già per molti prodotti non tecnologici.
Il tutto in favore dell’ecologia e dell’anti-spreco tecnologico ma speriamo che ci sia uno standard di connessione unico anche per quanto riguarda le potenze di ricarica, e che non siamo costretti a comprare costosi carica batterie originali per ricaricare al massimo della velocità.
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