Grave furto di dati di utenti PornHub. Per fortuna non è un attacco diretto, ma c’è la lista degli utenti Premium
Anche il mondo del porno subisce un data breach come si deve. A finire sotto l’occhio del ciclone c’è PornHub, che da quello che si legge in rete, ha subito il furto di ben 94GB di dati con oltre 200 milioni di record finiti in rete.
Questo mostra ancora una volta la debolezza delle reti e di come i nostri dati non siano al sicuro. Infatti dopo il caso recente, ed eclatante, di OpenAI, PornHub subisce un grande furto di dati, non direttamente, ma tramite fornitori terzi.
Gli hacker, che avrebbero adottato la tecnica di attacco tramite il ransomware ShinyHunters avrebbero avuto accesso alla lista degli utenti Premium ma anche la cronologia di ricerca e di visualizzazione di questi.
Infatti sebbene i dati compromessi siano stati quelli dell’email e e poco altro, è la lista dei dati stessi, di un sito per adulti, ad essere al centro delle polemiche perché potrebbero finire in rete e mettere in cattiva figura gli utenti che hanno accesso a PornHub.
Tra i dati trafugati su PornHub ci sono:
- Ricerche
- Video guardati e scaricati
- Canali visitati
- Localizzazione
- URL
- Titoli dei contenuti
- Parole chiave
- Timestamp
- Indirizzi email
- Nickname
PornHub ha confermato di non aver subito data breach direttamente, ma che a subirlo è stato Mixpanel, come ha comunicato in data 8 novembre 2025, la stessa azienda, ha subito una violazione sui propri sistemi.
PornHub ha però confermato che non collabora con Mixpanel dal 2021 e quindi i dati rubati sono molto vecchi anche se collegati direttamente ad utenti PornHub Premium che potrebbero ricevere minacce e richieste di riscatto.
Una ulteriore breccia nel cuore dei maggiori servizi web che mirano ad ottenere quanti più dati possibili e poi creare un database enorme fatto di dati che si incrociano tra di loro e completano il quadro di ogni utenza.

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